25 lug 2011

spirali di fumo concentriche in una stanza quadrata

Prima che sia troppo tardi, il titolo non c’entra nulla con il post.
Ma, a pensarci bene nemmeno con altro.
E’ che sono reduce da una settimana che definire un coacervo di sensazioni è riduttivo.
Mi sento un po’ incasinata.
E la situazione in ufficio non mi aiuta di certo. Sto sostituendo la segretaria del RUP, sto sostituendo la segretaria dell’Ufficio Legale, sto sostituendo un geometra e se me lo chiedono sono pronta a sostituire anche la signora delle pulizie. Che alla fine io non sono capace a dire di no. Ma questo già lo sapevo.
E, me ne sto rendendo conto, nemmeno a delegare.
Magari quando cresco imparo. Nel frattempo annaspo.
Ma me ne fotto.
Comunque, a parte il lavoro, ho passato anche dei bei momenti.
Sono addirittura riuscita ad ubriacarmi. Non so se a livello molesto o meno, dovrei informarmi.
Però son stata bene. Anche il giorno dopo, dico.
Nonostante io e la bionda, in assetto da gara, ci siamo viste sfumare la serata mentre eravamo in macchina dirette al luogo del party. Abbiamo ripiegato su un birrozzo artigianale, che male non può fare.
Sabato ci ha colto pure la grandine mentre eravamo in piscina. Cioè, la piscina l’avevamo già abbandonata, quindi la grandine ci ha colto per strada. E abbiamo ripiegato sullo shopping, che male non può fare.
Poi sono tornata a casa. E in un nanosecondo mi è andato il sangue al cervello, che la poison-mamma ha di nuovo svarionato un po’. La cosa divertente è che giusto venerdì dicevo alla sister che ero tranquilla in quanto la poison-mamma era tranqulla. Quando si dice portarsi sfiga da soli.
In compenso domenica la situazione era tornata alla semi-normalità. E ho passato una gran bella giornata spalmata in piscina. Anche se quei cazzi di lettino, se assumi certe posizioni, male possono fare, eccome. Infatti oggi ho la spalla destra un po’ sofferente. Ma sono fiduciosa, prima o poi passerà.
E oggi, se si esclude la scossa di terremoto di un’ora fa, che mi ha vista scendere in strada armata di borsa, sigarette e telefono, direi che sta proseguento sullo stesso livello.
Adesso so anche perchè scrivo su un blog: per ricordarmi le cose. Visto che giovedì sono riuscita ad esibirmi in un’incontrovertibile perla di saggezza: “la memoria mi ha abbandonato, ma non ricordo quando è successo”.
 

Appunto.










8 commenti:

  1. una chiosa meravigliosa... felice di sapere che non stai sotto qualche maceria, anche qui abbiamo avvertito quella simpatica scossetta

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  2. cazzo, ma lo sai che è una sensazione davvero fastidiosa? che mi son sentita tremare anche le tonsille, nonostante me le abbiano asportate una trentina d'anni fa? ;)

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  3. Oh già, il terremoto, l'ho letto giusto ora, ma posso notare con soddisfazione che sei una organizzata anche in questi momenti.... mai dimenticare le sigarette!!!! Ciaoooo

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  4. terremoto? e io dov'ero mentre terremotava?! e soprattutto, come ho fatto a non accorgermene??

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  5. tu eri... in un'altra provincia! ;)
    io ad esempio ero in ufficio, e mi trovavo pure in piedi in quell'istante. inutile dire che non sono caduta dai tacchi... :)

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  6. eh ma è una provincia molto vicina alla tua, neh?!
    e considera che io sento mio papà che russa da in fondo alla via...!

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  7. eh, non so. mia mamma (non che faccia molto testo) ad esempio non ha sentito nulla...

    ma tu senti il tuo babbo in quanto dotata di udito sensibile o è lui che sembra una motosega? :)

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  8. no, poveretto. sono io che ho un udito micidiale... purtroppo.
    :D

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