19 ago 2009

La legge del crimine (Le premier cercle)


In sala eravamo in tre. Alle 20.30 il film non era ancora iniziato. Dato che era praticamente impossibile che cercassero di smaltire la coda alla cassa, trascorsi dieci minuti sono andata nell’atrio e ho chiesto: “ma il film non inizia perché è talmente brutto che volete risparmiarci la visione?” Mi hanno guardata un po’ straniti, un tipo si è alzato ed è andato a schiacciare un interruttore e, magicamente, è partito il film. Lento, già dalle premesse. Jean Reno è Milo, il capo della famiglia Malakian, dalle solide radici criminali, che sta programmando un ultimo colpo per poi cedere il comando al figlio Anton (Gaspard Ulliel, decisamente interessante), il quale però non ha intenzione di seguire le tradizioni criminali della famiglia…Storia interessante, ma lento, lento, lento.

17 ago 2009

La rivolta delle ex

La risposta è sì, mi vergogno un po’. Ma a Torino sono aperte 5 sale cinematografiche. E tutto quello che si poteva vedere l’ho già visto. E lo so che non me l’ha ordinato il dottore di andare al cinema comunque. Ma tant’è. Io ci sono andata. Comunque. E ho visto la rivolta delle ex. E fa lo stesso. C’è Connor Mead, sciupafemmine da antologia nonché fotografo di successo, che decide di partecipare al matrimonio di suo fratello. E mentre quasi riesce a mandare all’aria la cerimonia gli fanno visita lo spirito del Natale Passato, lo spirito del Natale Presente e lo Spirito del Natale Futuro. Ah no, questa è la trama di “A Christmas Carol” di Dickens, ma Mead non è Scrooge. Non ancora, per lo meno. Comunque lo visitano il fantasma delle donne passate, quelle presenti e quelle future. E lui scopre che è effettivamente un po’ stronzo. E diventa buono. E vissero tutti felici e contenti.Volemose bene, oh yeah.

10 ago 2009

Flash of genius


Detroit, anni 50.
L’ingegner Robert Kearns, stimato professore universitario e inventore nel tempo libero, ha un lampo di genio e, ispirandosi al funzionamento della palpebra, inventa il tergicristallo ad intermittenza. Dopo aver brevettato l’invenzione la propone alla Ford, a condizione che gli venga garantita la gestione della produzione. Il colosso automobilistico prima sembra interessato, ma poi fa marcia indietro, chiudendo le porte in faccia a Robert e al suo sogno e – rubandogli l’idea – iniziando ad installare tergicristalli sulle nuove autovetture. Kearns non si arrende e decide di fare causa alla Ford. Nessuno crede in questa sua battaglia, e l’ingegnere viene abbandonato prima dagli amici, poi dalla moglie, infine anche dal suo avvocato. Nonostante tutto riuscirà ad arrivare al processo, rifiutando più volte le cospicue offerte di risarcimento da parte della Ford, per ottenere prima di tutto il rispetto dei suoi diritti.